Dio è lo stesso... ieri, oggi ed in Eterno!
Il Signore ha fatto grandi cose nella mia vita ed io sono nella gioia. Mi chiamo Valerio e pur non essendo nato in una famiglia di fede evangelica, ho avuto la possibilità di sentir parlare del Signore e del Suo amore. Purtroppo pochi giorni dopo la mia nascita ho perso mia mamma, ma grazie alla mia nuova mamma ed ai suoi genitori sono cresciuto attraverso gli insegnamenti e l'amore del Signore. All'età di sette anni, circa, iniziai a frequentare la Scuola Domenicale. Sono sempre stato (umanamente parlando) un bravo ragazzo: leggevo la bibbia (anche se capivo ben poco), pregavo (anche se non sapevo ancora a chi) e soprattutto non avevo dentro alcuna certezza di salvezza anche se la desideravo.
Ma un giorno accadde qualcosa di straordinario. Avevo diciassette anni ed ero al campo estivo di Roccamonfina (Centro Comunitario Evangelico). Mi trovavo in camera con degli amici quando uno di loro chiese di fare una breve preghiera! Non potrò mai dimenticarla... fu una preghiera caratterizzata dalla presenza del Signore che ci benedì abbondantemente. Ricordo che rimanemmo a pregare molto tempo e la presenza di Dio fu così forte che molti ragazzi del nostro piano vennero a vedere cosa stava accadendo e poi finirono con l'unirsi a noi in preghiera. Io ero in pantaloncini, in quanto dovevo andare a giocare a calcio (il mio hobby preferito), ma subito mi cambiai e andai in sala culto perchè desideravo continuare a pregare piuttosto che giocare a calcio. Iniziai a ringraziare Gesù per essere morto per i miei peccati e proprio in quel momento Dio mi fece diventare un Suo figliuolo. Da quel giorno, Egli non mi ha mai lasciato, nè abbandonato.
Dio ha compiuto in me vari miracoli ma vorrei brevemente raccontarne uno accaduto nel 2003. Erano i primi mesi di quel anno ed a mio fratello Alfonso (tramite una serie di esami clinici) gli fu diagnosticato una grave malattia al midollo spinale. Per alcuni mesi e ben due volte la settimana, egli doveva recarsi in ospedale per sottoporsi a delle trasfusioni. Furono tentate su di lui anche delle cure sperimentali molto pesanti ma esse non produssero alcun risultato positivo. Continuava a prendere cortisone in quantita talmente notevoli da farlo diventare irriconoscibile. Intanto i mesi passavano e la malattia peggiarova; presto si sarebbe trasformata in leucemia. Nel frattempo la mia famiglia e la chiesa pregavano sia per la salvezza che per la guarigione di Alfonso. I dottori sentenziarono per fine estate il trapianto di midollo. Così tutti noi provammo la compatibilità ma solo io risultai idoneo. Ma nel mio cuore sentivo che il Signore avrebbe operato prima dell'intervento. Era intanto giunto il tempo dei campi estivi ed io vi partecipai. In uno di quei culti espressi a Dio il desiderio di guarire mio fratello prima del trapianto non perchè avessi paura, ma affinchè ciò fosse di testimonianza per Alfonso e per quelli della mia famiglia che non conoscevano ancora il Signore. Dopo neanche quindici giorni, Dio parlò (in un culto) attraverso lo Spirito Santo e disse: "Figlio non temere, io guarirò, non temere, ma testimonia che IO sono lo stesso ieri, oggi ed in eterno". Ero felicissimo, Dio era già all'opera.
Il giorno seguente testimoniai il tutto ad Alfonso e proprio da quel momento i valori di mio fratello cominciarono a risalire e dopo qualche settimana ritornarono normali. Il Signore aveva operato senza trapianto come da Sua promessa. Ora mio fratello sta bene ed a me non resta che dare la gloria a Dio che è lo stesso ieri oggi e in eterno!
Valerio M.