Cosa vuoi che IO ti faccia? (Rif. Evangelo di Marco capitolo 10 versi 46 a 51)
Il contesto in cui è fatta questa domanda riguarda il miracolo che Gesù compì a favore di un cieco di nome Bartimeo. La sua condizione sociale non era affatto delle migliori. Infatti quest'uomo viene presentato come un cieco mendicante, con enormi limitazioni fisiche dovute alla malattia. Da piccoli a tutti sarà capito di giocare camminando ad occhi chiusi per la casa. Sicuramente la cosa sarà stata ardua. La cecità pone l'uomo in uno stato di dipendenza dagli altri.
Tuttavia è interessante notare quanto la scrittura impiega a descrivere la malattia di quest'uomo rispetto all'opera che Gesù compie in lui. Noi lo conosciamo oggi non per la sua infermità ma per l'opera straordinaria che Gesù compie nella sua vita. Mentre Gesù passava per la strada dove lui sedeva, iniziò ad invocare l'aiuto di Gesù. La folla, pensando di far bene, tentò di zittirlo ma inutilmente. Le sue implorazioni d'aiuto superarono le urla della folla e arrivarono a Gesù. L'attenzione che Gesù pone alla sua supplica è consolante per noi oggi. Infatti, essendo Egli lo stesso ieri oggi ed in eterno, proprio allo stesso modo Egli s'interessa di ogni singola persona e anche di noi personalmente.
Gesù, avvicinatosi a Lui, gli domanda: Cosa vuoi che IO ti faccia? Probabilmente noi non viviamo in uno stato di cecità fisica; ma (come questo cieco) non possiamo negare che, posti dinanzi a questa domanda, i bisogni che salgono alla nostra mente sono infiniti. Ebbene, caro lettore probabilmente desideroso di conoscere il vero Dio e la Sua potenza, in conclusione voglio dirti che Gesù è interessato alla tua vita e soprattutto alla tua anima. Egli vuole compiere un'opera di trasformazione in Te! Vuole farti realizzare la fede vera in Gesù! Il Figliuol di Dio (Cristo Gesù), che cambia il cuore e le situazioni, intende operare nella tua vita. Il cieco tornò guarito e perdonato dei suoi peccati. E tu? Accetta oggi Gesù nel tuo cuore come personale Salvatore, i tuoi occhi vedranno la tua vita trasformata dalla potente mano di Dio ed il tuo cuore assaporerà finalmente il "vero" perdono dei peccati!
Dio ti benedica - L. Siviero
«Io invocherò Dio, l'Altissimo, che agisce in mio favore!»
(SALMO 57:2)
L'autore di queste parole fu Davide che le scrisse in un momento difficile della sua vita. Egli infatti era nascosto all'interno di una caverna perché sfuggito alla tirannia del re Saul che cercava di ucciderlo. Ciò che colpisce maggiormente è la fiducia profonda ed incondizionata che egli poneva nell'Altissimo, l'Iddio Onnipotente.
Davide aveva completa fiducia nel suo Dio, perché Lo conosceva bene. Egli sapeva che Dio avrebbe agito fedelmente in suo favore. Dio gli aveva fatto delle promesse e certamente le avrebbe mantenute. Solo se conosciamo personalmente e profondamente "El Elyon" (parola ebraica che vuol dire l'Iddio Altissimo padrone dei cieli e della terra) possiamo fidarci di Lui. Quando consideriamo che Egli è il Sovrano di ogni cosa; che tiene nelle Sue mani il passato, il presente ed il futuro della nostra vita; che le leggi del Suo creato sorreggono e stabilizzano l'intero universo; che è Lui che dona la vita ad ogni creatura; che è l'Iddio Altissimo anche della mia effimera vita... solo allora potremo fidarci di Lui.
Forse anche tu stai vivendo in una situazione difficile e come Davide sei lasciato solo di fronte ad un esercito di problematiche che cercano di distruggerti. Le armi della tua forza stanno cedendo verso la sconfitta più totale. Ma voglio dirti che l'Iddio di Davide è pronto ad agire in tuo favore se solo lo invochi con la piena certezza e fiducia che Egli può rispondere al grido del tuo cuore. Davide, nonostante fosse solo, ebbe una grande vittoria davanti a Saul ed al suo esercito solo perché invocò il Signore con un cuore fiducioso e non condizionato dalle circostanze. "Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della Grazia, affinchè otteniamo misericordia e troviamo grazia per esser soccorsi al momento opportuno" (Ebrei 4:16).
Adi Salerno
«Io invocherò Dio, l'Altissimo, che agisce in mio favore!»
(SALMO 57:2)
L'autore di queste parole fu Davide che le scrisse in un momento difficile della sua vita. Egli infatti era nascosto all'interno di una caverna perché sfuggito alla tirannia del re Saul che cercava di ucciderlo. Ciò che colpisce maggiormente è la fiducia profonda ed incondizionata che egli poneva nell'Altissimo, l'Iddio Onnipotente.
Davide aveva completa fiducia nel suo Dio, perché Lo conosceva bene. Egli sapeva che Dio avrebbe agito fedelmente in suo favore. Dio gli aveva fatto delle promesse e certamente le avrebbe mantenute. Solo se conosciamo personalmente e profondamente "El Elyon" (parola ebraica che vuol dire l'Iddio Altissimo padrone dei cieli e della terra) possiamo fidarci di Lui. Quando consideriamo che Egli è il Sovrano di ogni cosa; che tiene nelle Sue mani il passato, il presente ed il futuro della nostra vita; che le leggi del Suo creato sorreggono e stabilizzano l'intero universo; che è Lui che dona la vita ad ogni creatura; che è l'Iddio Altissimo anche della mia effimera vita... solo allora potremo fidarci di Lui.
Forse anche tu stai vivendo in una situazione difficile e come Davide sei lasciato solo di fronte ad un esercito di problematiche che cercano di distruggerti. Le armi della tua forza stanno cedendo verso la sconfitta più totale. Ma voglio dirti che l'Iddio di Davide è pronto ad agire in tuo favore se solo lo invochi con la piena certezza e fiducia che Egli può rispondere al grido del tuo cuore. Davide, nonostante fosse solo, ebbe una grande vittoria davanti a Saul ed al suo esercito solo perché invocò il Signore con un cuore fiducioso e non condizionato dalle circostanze. "Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della Grazia, affinchè otteniamo misericordia e troviamo grazia per esser soccorsi al momento opportuno" (Ebrei 4:16).
Adi Salerno
«Nella mia angoscia ho invocato il Signore,
ed Egli mi ha risposto!» (Rif. SALMO 120:1)
Quando stiamo male, la prima cosa che facciamo è quella di andare dal medico. Ci affidiamo a lui e siamo attenti a ciò che ci dice, seguendo poi attentamente e correttamente la terapia che egli ci prescrive. A maggior ragione dovremmo fidarci di Dio ed affidargli la nostra vita. >
Egli è un Dio meraviglioso e risponde ad ogni nostra richiesta, "SE" fatta con un cuore sincero. InvocaLo ed Egli ti mostrerà tutta la Sua potenza e la Sua gloria, perchè a Lui niente è impossibile! Affida la tua vita "completamente" a Lui ed Egli ti condurrà per mano, nelle difficoltà sarà vicino a te, nel dolore ti consolerà e nella malattia si prenderà cura di te.
Dio stesso nella Sua Parola fa questo invito: "Invocami nel giorno della distretta, io te ne trarrò fuori e tu mi glorificherai" (Rif.Salmo 50:15). Tocca a te invocarlo... nessuno può farlo al tuo posto. Anche verso di te, quest'oggi, è teso il braccio dell'Eterno per rialzarti e se tu lo afferri scoprirai la profondità delle Sue compassioni e l'altezza della sua potenza vitale che ricostruisce "le canne rotte" e riaccende "i lucignoli fumanti" (Rif. Matteo 12:20).
Adi Salerno
«...scrivile sulla tavola del tuo cuore»
(Rif. Proverbi 3:3)
Le parole del Signore sono ricche di insegnamenti essenziali per la nostra vita familiare e sociale e ancor più per la nostra vita eterna. Quindi è indispensabile "avere orecchie per udirle", avere buona memoria per serbarle e la volontà di metterle in pratica. Ecco perchè, prima di leggere la Bibbia o di ascoltare una meditazione dalla parola di Dio, è buona abitudine fare una semplice ma importante preghiera: "Signore, parlami
Non so se avete mai notato che quando scriviamo su una superfice liscia all'aperto con una matita o una penna, anche indelebile, col passar del tempo la scritta sbiadisce e scompare. Ma se la incidiamo con un punteruolo, nè la pioggia, nè il tempo potranno cancellare quella scritta. La stessa cosa accade con le esperienze che sono state incise nel nostro cuore: passano gli anni ma sono sempre fresche e vive e continuano a portare frutto.
A volte ricordiamo più un'offesa o un'esperienza negativa che le preziose parole divine e questo è un grave errore. Una semplice lettura di qualche verso della bibbia può svanire dalla tua mente in pochi minuti ma può anche stamparsi sul tuo cuore per l'eternità. Dipende da te e da come sai aprire il cuore alla Parola di Dio.
Un giovane stava per trasferirsi in un'altra città per intraprendere gli studi universitari. A sua insaputa, suo padre mise una Bibbia nella sua valigia. Giunto a destinazione, il giovane scoprì il libro, ne fu indignato e decise di usarne i fogli per detergere il rasoio. E così giorno dopo giorno ne strappava un foglio o due per volta, finchè metà della Bibbia fu distrutta. Però, di tanto in tanto, un passo di quella Bibbia gli cadeva sott'occhio e senza che neppure se ne rendesse conto, gli entrava nel cuore come un seme. Un giorno si decise a leggerne un intera porzione e con stupore notò che gli stava rivelando la sua reale condizione. Non potè fare a meno di chiedere perdono a Dio, ottenendo così la salvezza della sua anima. Il seme della Parola di Dio aveva portato il frutto della salvezza nell'animo di quel giovane.
Caro lettore, leggere la Bibbia ogni giorno e conservare le Sue parole nel nostro cuore e nella nostra mente ci consente di avere luce e di illuminare chi ci è intorno, permettendo loro di scoprire la Luce per eccellenza: Cristo Gesù il Signore!
Adi Salerno
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